sabato 15 settembre 2012

Vita da Ing./3 - Habemus!

A fine Maggio ho concluso uno stage formativo e mi sono trovato, per la prima volta, a cercare lavoro. Sì, perché il primissimo lavoro me lo aveva procurato il professore con cui ho fatto la tesi di laurea, mentre per lo stage ero stato contattato direttamente dall'azienda, che aveva visto in mio CV grazie al Politecnico. Ho deciso di cercare lavoro perché, nonostante la crisi, vedevo diverse opportunità e quindi la possibilità di trovare un lavoro più vicino alle mie aspirazioni.

A Giugno e Luglio ho fatto diversi colloqui e sono iniziati a piovere i rifiuti, anche con motivi assurdi, e con loro l'autostima iniziava a vacillare. Ho iniziato ad ampliare le ricerche e mi sono detto che entro Settembre volevo assolutamente trovare lavoro. 

A fine Luglio ho fatto 2 colloqui, peraltro per posizioni che mi sarebbero piaciute, il che era un mezzo miracolo. Poi, come spesso fanno le grandi aziende, sono stato richiamato per un secondo colloquio da entrambe ad inizio Agosto, con la promessa: "Le faremo sapere dopo Ferragosto".

Il 28 Agosto, circa un mese dopo l'inizio delle selezioni, non avevo ancora saputo nulla. Ho deciso di chiamare, perché anche se avessi avuto una brutta notizia, sarebbe stato meglio saperlo subito per buttarsi subito su altre proposte di lavoro. Un'azienda mi ha detto che avevano già scelto, e gli ho buttato giù il telefono in faccia, arrabbiato perché le aziende pretendono tutto da te ma loro ti trattano sempre a pesci in faccia.

La seconda azienda mi richiama alla fine della settimana, devo sostenere un terzo colloquio. Il giorno del colloquio scopro che hanno il dubbio tra me e un'altro, quindi volevano presentarmi ad un super-capo, che avrebbe preso la decisione. Ero tesissimo, la posta in gioco era molto alta: contratto a tempo indeterminato da subito, l'unica azienda che me lo ha proposto in mesi di ricerche. Dopo il colloquio non sapevo dove sbattere la testa: credevo, anche a causa degli insuccessi precedenti, di essere inadatto e quindi pensavo che avrei ricevuto un altro "no".

Nel giro di 24 ore mi hanno richiamato, e nel giro di una settimana mi hanno fatto firmare un contratto a tempo indeterminato, questo sconosciuto. Il calvario è finito! ;-)

PS: cosa da non sottovalutare. Il fatto che finalmente io abbia firmato un contratto significa anche che mi sono staccato completamente dal lavoro di mio padre, e questo è senza dubbio motivo di enorme soddisfazione. Adesso festeggio il primo weekend senza imprevisti, reperibilità e incazzature dell'ultimo minuto!