mercoledì 26 gennaio 2011

Colpevoli

Ho avuto un maestro e 4 professori di italiano, più un professore di storia e filosofia. Poi una relatrice che ha corretto la tesi della triennale.

Tutte queste persone sono ignoranti, molto più di me. Finalmente un professore si è accorto che non so scrivere in italiano, evidentemente nessuno prima aveva avuto le capacità di accorgersi di questa grave pecca. Incapaci, loro come me. Forse potrei denunciarli, perchè non mi hanno insegnato niente.

7 persone mi hanno dato voti altissimi, sempre. Alla maturità 15 punti su 15 per il mio saggio breve, alla triennale 4 correzioni in 40 pagine. Queste 7 persone non dovrebbero più fare gli insegnanti.

7 contro 1. Non avete anche voi, come me, il dubbio che ci sia qualcosa di dannatamente strano in tutto questo?

Quei 7 mi hanno lasciato scrivere nel modo che volevo e quello che volevo.

Un giorno anch'io scriverò, come il signor 1 a 7, sul giornale XYZ. Scriverò di lui e dei 7 che mi hanno insegnato il rispetto, che mi hanno mostrato cosa significa essere insegnanti. Non avranno il suo nome e la sua fama, ma fanno bene il loro lavoro: ascoltano, correggono, guidano.
Se mancano queste caratteristiche forse non sei un buon professore, ma non sei nemmeno un professore. Sei solo uno che scrive su XYZ, un esperto nella tua materia, sei un nome.

Un giorno sarò qualcosa di più di un nome e scriverò di te, di come correggi le tesi, ma soprattutto di come tratti i tuoi studenti, delle idee che non possono avere, delle parole che non possono scrivere.

Siete un po' ignoranti anche voi se siete qui, c'è gente che sa scrivere da altre parti.

martedì 18 gennaio 2011

Forse è la volta buona

So che giovedì alle 11 sarete tutti molto molto impegnati, ma se avete un secondo pensatemi e tenete le dita incrociate, perchè magari è la volta buona che il mio relatore non mi fa tornare a casa disperata.

martedì 11 gennaio 2011

Buoni propositi

Io ci proverò, anche se tutti gli anni li realizzo a metà.

- laurearmi, anche facendo i salti mortali;
- trovare il lavoro che tanto tanto vorrei (ho le idee chiare, finalmente);
- trasferirmi a Milano, la città che più odio, ma per lui questo ed altro;
- perdere gli ultimi 5 kg che mi separano dal mio obiettivo (e sarà dura);
- visitare Roma, passando prima per Firenze;
- diventare un'ottima cuoca (siamo solo all'inizio);
- andare al campo di allenamento della Juve, per sputare in un occhio a: Del Neri, Iaquinta e Toni e stringere la mano al mio capitano. Se proprio non si potesse fare proprio tutto-tutto mi accontento solo di Del Piero;
- scrivere quelle due o tre cosine per un progettino che mi è balenato in mente proprio oggi;
- tingermi i capelli di rosso (magari troverò il coraggio);
- convincerlo a prendere lezioni di ballo;
- convincermi a imparare bene a suonare il pianoforte;

Naturalmente so già che ne aggiungerò altri, quindi aspetterò solo che mi vengano in mente.

venerdì 7 gennaio 2011

Dove andremo a finire

E così si realizza invece il mio incubo peggiore.
Ufficialmente non ho parole.
Di calci nel culo, però, ne avrei per tutti.

(di scarpone avevamo già Iaquinta, adesso ne abbiamo due... ci andiamo a sciare?)