mercoledì 12 dicembre 2012

Vita da Ing./5 - Confermato!

Oggi è stato il mio primo giorno dopo aver superato, con esito positivo, il mio periodo di prova. Sarà il periodo non bellissimo, ma fino all'ultimo ero un po' sulle spine, ora finalmente sono tranquillo. Credo che ricorderò per molto tempo questo giorno...ma solo perché basta ricordare un numero solo! :-P

martedì 30 ottobre 2012

Vita da Ing./4 - Prestito con diritto di riscatto

Ho iniziato a lavorare circa un mese e mezzo fa. Pochi giorni dopo la mia assunzione ho fatto una scoperta incredibile: io lavoro presso un certo gruppo di lavoro (Ricerca e Sviluppo, da ora R&D), ma, siccome questo gruppo non aveva i soldi per assumermi, sono assunto presso un altro gruppo di lavoro, che si occupa di progettazione di prodotti per l'automobile (che chiamerò AUTO).

Il mio capo è dell'R&D, ma lo stipendio mi arriva dal gruppo AUTO.
Ho la mia scrivania agli uffici R&D, ma per avere il PC devo fare richiesta al gruppo AUTO.
Lavoro nella linea di produzione prototipi dell'R&D, ma per avere il camice per entrare in linea devo ottenere l'autorizzazione del gruppo AUTO, che i camici non sanno nemmeno da che parte si infilano.

In pratica, sono un lavoratore in prestito con diritto di riscatto.

sabato 15 settembre 2012

Vita da Ing./3 - Habemus!

A fine Maggio ho concluso uno stage formativo e mi sono trovato, per la prima volta, a cercare lavoro. Sì, perché il primissimo lavoro me lo aveva procurato il professore con cui ho fatto la tesi di laurea, mentre per lo stage ero stato contattato direttamente dall'azienda, che aveva visto in mio CV grazie al Politecnico. Ho deciso di cercare lavoro perché, nonostante la crisi, vedevo diverse opportunità e quindi la possibilità di trovare un lavoro più vicino alle mie aspirazioni.

A Giugno e Luglio ho fatto diversi colloqui e sono iniziati a piovere i rifiuti, anche con motivi assurdi, e con loro l'autostima iniziava a vacillare. Ho iniziato ad ampliare le ricerche e mi sono detto che entro Settembre volevo assolutamente trovare lavoro. 

A fine Luglio ho fatto 2 colloqui, peraltro per posizioni che mi sarebbero piaciute, il che era un mezzo miracolo. Poi, come spesso fanno le grandi aziende, sono stato richiamato per un secondo colloquio da entrambe ad inizio Agosto, con la promessa: "Le faremo sapere dopo Ferragosto".

Il 28 Agosto, circa un mese dopo l'inizio delle selezioni, non avevo ancora saputo nulla. Ho deciso di chiamare, perché anche se avessi avuto una brutta notizia, sarebbe stato meglio saperlo subito per buttarsi subito su altre proposte di lavoro. Un'azienda mi ha detto che avevano già scelto, e gli ho buttato giù il telefono in faccia, arrabbiato perché le aziende pretendono tutto da te ma loro ti trattano sempre a pesci in faccia.

La seconda azienda mi richiama alla fine della settimana, devo sostenere un terzo colloquio. Il giorno del colloquio scopro che hanno il dubbio tra me e un'altro, quindi volevano presentarmi ad un super-capo, che avrebbe preso la decisione. Ero tesissimo, la posta in gioco era molto alta: contratto a tempo indeterminato da subito, l'unica azienda che me lo ha proposto in mesi di ricerche. Dopo il colloquio non sapevo dove sbattere la testa: credevo, anche a causa degli insuccessi precedenti, di essere inadatto e quindi pensavo che avrei ricevuto un altro "no".

Nel giro di 24 ore mi hanno richiamato, e nel giro di una settimana mi hanno fatto firmare un contratto a tempo indeterminato, questo sconosciuto. Il calvario è finito! ;-)

PS: cosa da non sottovalutare. Il fatto che finalmente io abbia firmato un contratto significa anche che mi sono staccato completamente dal lavoro di mio padre, e questo è senza dubbio motivo di enorme soddisfazione. Adesso festeggio il primo weekend senza imprevisti, reperibilità e incazzature dell'ultimo minuto!

sabato 5 maggio 2012

La testa tra le nuvole

Sono le 15. Dopo una mattina densa di impegni, sto tornando a casa in macchina, pregustando un po' di relax, magari sul divano davanti alla TV. Mentre guido, mi suona il cellulare: mio padre, al quale avevo nascosto il mio rientro anticipato (di solito rientro dopo cena), mi comunica che devo lavorare. Chissà come mai quando torno a casa io c'è sempre un'emergenza per cui io devo lavorare, mah.

Arrivo a casa, mi infilo di corsa la divisa e salgo di nuovo in macchina per raggiungere i colleghi nella piazza del paese. Arrivo con pochi istanti di anticipo per svolgere il mio dovere. Nel corso del servizio, due colleghi lasciano il servizio, sostituiti da me e mio padre, e siccome i due colleghi rimanenti non hanno molta dimestichezza con la guida, mi tocca mettermi alla guida del furgone aziendale per il resto del servizio.

Tutto fila liscio ed alle 17 ritorno al capannone-"bottega"-casa in furgone con i colleghi. Siccome non ho propriamente pranzato, non vedo l'ora di salire in casa per mangiare qualcosa e riposarmi. Mia mamma è fuori a far la spesa, mia sorella non c'è, per cui posso abbuffarmi indisturbato, quindi riposarmi. Dentro di me, ho il piccolo rammarico di non poter scendere in cortile a mettere l'auto in garage (perché purtroppo se sono solo in casa non posso muovermi perché devo rispondere al telefono), ma me ne dimentico in una frazione di secondo.

Sono quasi le otto e mia mamma rientra in casa, facciamo due chiacchiere perché non ci siamo ancora visti, quindi lei si mette ai fornelli per cuocere gli anolini. Aspettando di cenare, penso di scendere in cortile a mettere la macchina in garage, per poi scaricare i bagagli che mi porto da Milano. Scendo, apro il garage, guardo e la macchina non c'è. In un primo momento, mi spavento, penso come sia possibile che mi abbiano rubato la macchina nel cortile di casa e penso a mio padre che mi dice di chiuderla sempre, anche in garage, perché ad un suo amico l'hanno proprio rubata in garage. Poi rifletto e inizio a darmi dell'idiota: l'ho lasciata in piazza!

Risalgo in casa, spiego a mia mamma che devo uscire e quando le spiego il perché scoppia in una fragorosa risata: "Io a 50 anni a volte mi dimentico la bicicletta, ma certo a 25 non mi sarei dimenticata la macchina!".

Esco e vado a piedi in paese, e riscopro il percorso che facevo ogni giorno per prendere il pullman per andare a scuola. Apprezzo la passeggiata anche perché è quasi il tramonto, la temperatura è ottima e non c'è vento. Così, con la testa tra le nuvole, arrivo velocemente in piazza e vengo catapultato sulla terra. "E' la tua la macchina?! Per fortuna, stavo per chiamare il carro attrezzi!". E' in programma un comizio in preparazione alle elezioni e c'è divieto di sosta dalle 20. Naturalmente io, che mi sono dimenticato la macchina in piazza, figuriamoci se avevo visto il divieto di sosta! Per fortuna sono le 20.10 e nel paesino si riesce a risolvere tutto con una mezza risata ed un amichevole augurio di buona serata.

lunedì 2 gennaio 2012

Primi sintomi della vecchiaia

Ci sono quegli amici che ti raccontano delle loro notti folli. Di quelle che torni alle 6 dopo aver fatto colazione nella panetteria appena aperta. Che stai sveglio, in giro con gli amici a vedere l'alba.
Noi ci abbiamo provato, la notte di Capodanno. Siamo stati a giocare con la Wii con i nostri amici fino alle 4:40 e poi a casa, erano le 6. Finalmente una notte da gggiovani.

Evidentemente non siamo abituati. Il giorno dopo i postumi erano non indifferenti: mal di testa, nausea, mal di pancia ma soprattutto quella strana sensazione di essere stati investiti da un tir durante la notte. Ci abbiamo messo una giornata a riprenderci. Un ottimo inizio 2012!

Forse siamo vecchi. O forse non siamo mai stati abbastanza giovani.

Buon 2012 a tutti, giovani, di mezza età e vecchi.
E soprattutto a chi è un po' e un po' e si gode la vita in ogni suo istante.