lunedì 17 ottobre 2011

Vita da Ing./1 - L'eterna lotta

Due settimane prima della laurea, il relatore della mia tesi di laurea mi convoca nel suo ufficio: pensavo a chissà quale problema dell'ultimo minuto per la tesi, non sarebbe stata una novità. Invece voleva propormi uno stage di 4 mesi in un'azienda con la quale collabora.

Due giorni dopo la laurea, ho iniziato la mia vita da Ing. nel settore di ricerca e sviluppo di un'industria del comasco. Devo dire che il primo impatto è andato oltre ogni mia più rosea aspettativa: il mio capo (una colonna dell'azienda, come direbbe lui) mi ha fatto assegnare una scrivania con il mio pc, le mie scarpe anti-infortunistiche, ma soprattutto i buoni pasto per la mensa aziendale ed il posto macchina.

Mi sembrava troppo bello per essere vero, e infatti dopo meno di una settimana di lavoro arriva il primo problema: il mio posteggio è occupato da un'altra macchina. Penso che sono l'ultimo arrivato e che forse quel posto non mi spetta nemmeno. Parcheggio in un posto per visitatori e faccio come se niente fosse.

Il giorno successivo arrivo e, di nuovo, la stessa macchina, ma stavolta pesco anche il possessore, che cerca di ripiegare una piantina. Lo fermo e gli dico che mi hanno detto che quello sarebbe il mio parcheggio riservato. Lui mi dice che non lo sapeva, che è 3 anni che lavora lì e che ha sempre parcheggiato lì. Dico che non c'è problema e saluto. In realtà voglio vederci chiaro e vado a parlare con il portinaio. Questo mi dice che in realtà ho ragione io: quello che mi ruba il posto non è un dipendente, ma è un esterno. Questo individuo viene in azienda per fare delle misure.

Il giorno seguente l'ho ritrovato al mio posto, e siccome perseverare è diabolico gli ho spiegato come stanno le cose. Perchè passi un Ing. più anziano di me, o qualcuno che lavora nell'azienda. Ma un architetto, per di più esterno, no!

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