domenica 20 febbraio 2011

Non è un paese per scienziati

Atto Primo
Il prof. Balzani lavora nel campo delle nanotecnologie, in particolare ha avuto importanti risultati nella realizzazione di motori molecolari.
Nelle loro funzioni, i motori molecolari non sono diversi dai motori macroscopici: essi trasformano energia chimica (o luminosa) in energia meccanica, ovvero in movimento. L'unica differenza sta nelle dimensioni, che per il motore molecolare sono dell'ordine dei nanometri.
In parole povere, il motore prodotto da questi scienziati è costituito da due molecole: una lineare con due stopper agli estremi, ed una anulare infilata nella precedente. La molecola anulare non può sfilarsi da quella lineare per effetto degli stopper; illuminando il motore con la "luce giusta", si può promuovere il movimento dell'anello da una posizione di equilibrio ad un'altra. L'innovazione sta proprio nello stimolo luminoso: è semplice da produrre, può essere acceso e spento molto velocemente ed elimina il problema della rimozione dei sottoprodotti della reazione, come accade per motori nano- e macro-scopici che convertono energia chimica in meccanica.
Atto secondo
La scoperta ha riscosso molto successo, al punto che numerosi articoli del gruppo di ricerca bolognese vengono pubblicati su Nature, forse la rivista più prestigiosa in campo scientifico. In seguito la ricerca si è estesa a livello globale, facendo del prof. Balzani uno dei 100 chimici più citati al mondo.
Nessuno è profeta in patria, così mentre nel mondo spopolano i motori molecolari, la stampa italiana non sembra darci peso. Il professore ricorda solo due citazioni: prima un articolo del Sole 24 Ore, che non è certo un'autorevole rivista scientifica italiana; tuttavia questa prima citazione resta sempre migliore rispetto alla seconda, riportata su una rivista di automobili. Per chiudere la polemica, la rivista non era nemmeno la celebre Quattroruote, ma una rivista che faceva del proprio cavallo di battaglia in copertina un'intervista a Tiberio Timperi, che di macchine se n'intende.
Atto terzo
A volte la ricerca scientifica usa metafore ardite. Il meccanismo di funzionamento del motore molecolare si articola in 4 step: qui nasce il paragone con il motore a scoppio, e nell'articolo scientifico scappa un "motore a 4 tempi". E' così che l'articolo viene trascinato nella rivista per automobili, nelle mani del lettore sprovveduto.
Buongiorno professore, sono XY, anch'io ho studiato a Bologna tuttavia non ho mai saputo niente di chimica e tuttora non so nulla di chimica. Ho letto della sua ricerca riguardo i motori molecolari. Attualmente costruisco moto da corsa a KZ e vorrei chiederle una collaborazione per produrre i primi prototipi.
Potrete immaginare l'imbarazzo divertito del professore che legge la mail.
Potrete immaginare il disappunto del signor XY quando apprese che l'estensione del movimento del motore molecolare è di ben 0,7 nanometri, pari a 0,0000000007 metri.

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